Bussola per le variazioni della declinazione
La parola al prof. Zantedeschi
Bussola per misurare le variazioni di declinazione
Selezione di testi tratti dalle opere dei docenti che hanno insegnato fisica nel XIX secolo presso l'Imperial Regio Convitto S. Caterina (antico nome del Foscarini). Per la ricerca di altri testi, consulta l'ARCHIVIO.

Malfi, © D 2005§ 10. B) Della Declinazione

Il piano verticale, che in un dato luogo si conduce per la lunghezza dell'ago magnetico quieto nella sua direzione naturale, chiamasi meridiano magnetico di quel luogo. In alcuni paesi il meridiano magnetico coincide col meridiano astronomico, in altri or più or meno si allontana. Ora l'angolo che fa il meridiano magnetico col meridiano astronomico, dicesi declinazione dell'ago magnetico. [...] Sebastiano Cabota [sic], veneziano, nel 1500 fu lo scopritore della declinazione dell'ago magnetico.
L'apparecchio proprio ad osservare la declinazione, dicesi bussola di declinazione. [...] questa determinazione presuppone una precisa conoscenza della posizione del meridiano astronomico, e dell'azimuto, da cui dipende la declinazione magnetica.
[...] La declinazione magnetica non solo è diversa nei varii luoghi del globo [...]; ma ancora, come nel 1622 ha scoperto Gunter, professore al collegio di Gresham, varia nel medesimo luogo.
[...] La declinazione dell'ago magnetico è soggetta a variazioni secolari, annuali, mensili e diurne, che possono essere considerate come regolari; e a variazioni che hanno luogo in determinate circostanze atmosferiche, quali sono le aurore boreali, le eruzioni vulcaniche, i tremuoti, ec.; e queste variazioni sono irregolari.
[...] Nel maggio del 1843 a Milano la declinazione risultò:
8 antim. 17º, 26', 54'', 4
1 p. mer. 17º, 36', 24'', 2
8 p. mer. 17º, 30', 1'', 3

Francesco Zantedeschi, Trattato di Fisica elementare, volume III, parte I, Venezia, MDCCCXLIV, Tipografia Armena di S. Lazzaro, pagg. 14 - 15, 17.