Acustica - Chladni Nº 446
Apparecchio di Chladni Nº 446
Modalità di funzionamento dello strumento
Descrizione          Funzionamento: spiegazione - verifica          Testi&Curiosità


Per mettere in funzione lo strumento sono necessari tre oggetti aggiuntivi:

Nella collezione sono presenti vari archetti, dal momento che alcuni strumenti di acustica ne richiedono l'impiego per essere messi in vibrazione, e alcune livelle, poiché in tantissimi strumenti la messa a bolla è parte essenziale per il loro corretto impiego. La sabbia invece proviene dal litorale veneziano; essa è sufficientemente fine per poter realizzare le "figure di polvere" senza grosse difficoltà.

La preparazione dello strumento non è difficile e avviene in un tempo brevissimo, il che lo rende particolarmente interessante per la realizzazione in sala di semplici dimostrazioni pratiche.

Si provvede a fissare saldamente una delle tre lastre sul supporto (il corretto vincolo della lamina, ossia serrando bene il dado, è essenziale per la buona riuscita della "figura di polvere"). Dopodiché, servendosi della livella a bolla, si verica su due direzioni ortogonali tra loro l'orizzontalità della piastra. Agendo sulle viti calanti si provvede ad apportare le correzioni del caso. In fine si deposita uno sottile strato il più possibile omogeneo di sabbia sulla superficie della lastra, avendo cura di non lasciarne scoperte delle zone. A questo punto lo strumento è pronto.

Non resta che strofinare l'archetto sul bordo della piatra eventualmente toccandola con le dita in alcuni punti significativi. Ciò equivale a imporre ulteriori vincoli alla vibrazione stabilendo la posizione di alcuni nodi (infatti dove viene toccata, lì la piastra non vibra, cioè si ha un nodo).

Con un minimo di pratica la formazione di una figura di Chladni è pressoché immediata: essa compare gradualmente nel mentre la piastra suona con una certa frequenza. L'importante è, una volta riusciti ad eccitare la piastra secondo un certo modo, continuare a eccitarla mantendo tale modo di vibrazione, il che si ottiene dosando opportunamente l'intervallo tra una passata e l'altra dell'archetto sullo stesso punto del bordo.