Igrometro di Daniell | |
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La parola al prof. Zantedeschi | |
Igrometro di Daniell | |
Selezione di testi tratti dalle opere dei docenti che hanno insegnato fisica nel XIX secolo presso l'Imperial Regio Convitto S. Caterina (antico nome del Foscarini). Per la ricerca di altri testi, consulta l'ARCHIVIO. |
§ 60. Degli igroscopii
[...] Daniell, partendo dallo stesso principio di Leslie, costruì un igrometro con un tubo di vetro ricurvo a modo dell' U rovesciato (Fig. 55), portante alle due estremità due bolle, l'una delle quali in parte è ripiena di etere e racchiude un termometro, che ha la sua bolla per metà immersa nel liquido; e l'altra, ugualmente che il tubo, è vuota sì di liquido, che di aria.
Per mettere in azione questo apparato, si veste la bolla vuota un di [sic] pannolino bagnato nell'etere, come sarebbe un velo di mussolina. Il liquido evaporando raffredda la bolla, fa condensare sulle pareti interne il vapore dell'etere e determina la formazione di nuovo vapore, pel quale l'etere liquido si raffredda e l'esterna superficie della bolla si appanna. Convien cogliere il primo momento in cui il velo dell'umido appare, e ad un tempo notare il grado di temperatura indicata dal termometro racchiuso nell'apparecchio; [...]. Ma in questo apparato si notarono da' fisici varii difetti: [...].
Francesco Zantedeschi, Trattato del Calorico e della Luce, parte I, Venezia, MDCCCXLVI, Tipografia Armena di S. Lazzaro, pagg. 382 - 383.