Informazioni generali
Informazioni generali
Pulizia degli strumenti


Galleria d'immagini collegata al testo. Foto 1: Voltametro di Bertrand, stato di ritrovamento dello strumento, Malfi, © D 2002; altre foto: immagini in sequanza della pulizia del Voltametro di Bertrand e dell'Apparechio per graduare termomentri, Malfi, © D 2003.
Stato di ritrovamento del
Voltametro di Bertrand 1 2
l'intervento di pulizia sul voltametro
1/5 2/5 3/5 4/5 5/5
Lo strumento pulito
Ferro? No. E' (purtroppo) in...
ottone! Infatti dopo un'ora
e tanto olio di gomito...
lo strumento ritorna al suo
antico splendore.

Gli strumenti del Vecchio Gabinetto di Fisica del Liceo sono stati costruiti facendo uso dei seguenti materiali: ottone, rame, ferro, legno e vetro. Una parte degli strumenti venne accatastata, nel senso letterale del termine, in una stanza sotto all'odierna Aula Magna (in passato sede del Vecchio Gabinetto di Fisica). Sono questi gli strumenti più impegnativi dal punto di vista della pulizia. Un esempio è offerto dal Voltametro di Bertrand, ritrovato nella stanza di cui sopra insieme ad altri strumenti nel marzo 2001 e pulito solo nel gennaio 2003. Per la verità l'apparato era già stato individuato nel 1994, tuttavia fu allora deciso di non farlo rientrare tra gli apparecchi da esporre nella Mostra del 1994. La foto nella galleria d'immagini mostra lo strumento nelle condizioni in cui si trovava al momento del suo spostamento nel retro del gabinetto di fisica in attesa di essere pulito. Questa foto e la foto successiva in galleria non hanno bisogno di ulteriori commenti.

A seconda delle condizioni di un apparato, l'intervento di pulizia si apre con una fase iniziale di studio preliminare al fine di vedere se una simile operazione può in qualche modo risultare troppo invasiva e/o causa di danni. Viene inoltre scattata una fotografia ogni qual volta l'intervento prevede lo smontaggio dell'apparato nelle sue parti costituenti al fine di assicurarne poi il corretto rimontaggio. Solo dopo questa fase si passa all'intervento vero e proprio. In genere per mezzo di una spugna umida si provvede a rimuovere la polvere dalle parti in legno e da quelle in vetro (foto 1/5 e 2/5). Quindi si procede al completo smontaggio, quando possibile, dell'apparato (foto 3/5) e alla pulizia di tutti i componenti a volte effettuando anche qualche foto di confronto tra "prima" e "dopo" (foto 4/5 e 5/5). Una volta rimontato, lo strumento completamente pulito è pronto per essere fotografato per comparire nella scheda in rete ed essere eventualmente esposto nel Museo Traversi.

Risulta evidente dalle immagini che la parte più gravosa è la rimozione dalle superfici metalliche in ottone e in rame del tenace strato di ossido. Esso è presente su tutti gli strumenti, indipendentemente se essi siano stati conservati nelle bacheche o ammassati nella stanza "magazzino" sotto all'Aula Magna. Di fatto risultano meno sporchi degli altri, per ovvi motivi, gli apparati che sono stati sempre utilizzati per eseguire con essi delle dimostrazioni nel laborarotio di fisica. Quelli che non furono più utilizzati presentano invece strati di ossido davvero tenaci. Comunque, anche se assai gravoso, il lavoro di pulizia ha permesso di poter riutilizzare alcuni vecchi apparati oltre che rinnovare le fotografie del Museo Virtuale di Fisica e arricchire di particolari le sue schede. Un esempio più che eloquente su che cosa significhi andare a rimuovere dalle superfici metalliche degli apparati l'ossido di parecchi decenni è offerto dall'Apparecchio per graduare termomentri (vedi foto). Che sia in ottone non ci sono dubbi (vedi foto)... e dopo un'ora di duro lavoro lo strumento ritorna al suo antico splendore (vedi foto).