Sezione Acustica e Ottica

Breve storia dell'ottica


N.Capitolo
1Alhazen e la sua teoria della visione
2Della Porta
3Galileo Galilei perfeziona il cannocchiale
4Keplero
5Snell e la legge di rifrazione
6Fermat e il suo principio
7Newton: la visione corpuscolare della luce
8Huygens: la visione ondulatoria della luce
9Fraunhofer: il primo spettroscopio
10Kirchhoff e Bunsen: le basi dell'analisi spettrale
11Young: l'interferenza
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L'ottica è il settore della fisica che studia la luce e, più in generale, i fenomeni in cui interviene la luce. A scopo prevalentemente didattico essa si divide in:

La nascita dell'ottica si perde nella notte dei tempi, da quando ci fu un uomo, forse più curioso degli altri, che si è domandato come e perché si è in grado di vedere gli animali, le piante e tutti gli oggetti in genere quando essi siano illuminati da una sorgente di luce (il sole, un fuoco, ecc.). La questione si rivelò essere tutt'altro che facile e ci volle molto tempo per rispondere in modo scientifico a semplici domande come "che cos'è la luce?", "come viene generata?", "come funzionano gli occhi?". Soprattutto si fece molta fatica a distinguere nettamente l'agente fisico esterno (chiamato, modernamente, radiazione) dalla sensazione che esso provoca sui nostri recettori visivi, sensazione che è appunto quella di luce e di colori. Non tutte le radiazioni infatti vengono percepite dagli occhi umani come luce. Per esempio, speciali apparecchiature militari o di sicurezza, sensibili alla radiazione infrarossa, permettono di "vedere" anche in condizioni di buio totale, cioè laddove i nostri occhi non riuscirebbero a distinguere alcunché.

Lo sviluppo dell'ottica come scienza, secondo gli schemi che intendiamo oggi, è invece tutt'altro che remoto, poiché doveva per lo meno maturare quel metodo di lavoro e d'indagine che attualmente chiamiamo scientifico, le cui basi furono gettate da Galilio Galilei (1564 - 1642). In queste pagine se richiamano le tappe fondamentali che hanno permesso lo sviluppo dell'ottica.