L'immagine illustra le
cinque specie di echinidi da noi finora rinvenute: tre sono
irregolari, e rappresentano specie presenti
nell'ambiente naturale delle coste venete; altre due appartengono
ai regolari, e si rinvengono qui grazie alla presenza dei substrati
rocciosi artificiali costituiti dalle dighe foranee delle bocche
di porto e dai pennelli di protezione degli arenili.
Per quanto attiene alla sistematica occorre precisare che gli echinidi (Echinoidea) costituiscono una classe del tipo degli echinodermi, che annovera altresì stelle di mare, ofiure, crinoidi, oloturie. La classe degli echinidi comprende le specie che vanno comunemente sotto il nome di ricci di mare, anche se normalmente questo nome designa i soli ricci di scoglio, mentre altre interessanti specie che vivono su (od in) substrati teneri sono meno note; le due sottosclassi degli echinidi regolari (Regularia) ed irregolari (Irregularia) riprendono con buona approssimazione questa distinzione, basandola però su criteri diversi e chiaramente dettati dalla morfologia degli animali. Come gli altri echinodermi, infatti, anche gli echinidi presentano ben evidente una suddivisione radiale del corpo in cinque parti simili l'una all'altra; nel caso della sottoclasse Regularia, però, tale suddivisione si manifesta nella completa simmetria radiale, per cui il corpo risulta composto da cinque parti pressoché identiche. Nella sottoclasse Irregularia, invece, le cinque parti, pur riconoscibili, risultano diverse tra loro e tali da lasciare complessivamente una simmetria bilaterale. Si è preferito scrivere "lasciare" piuttosto che "conferire" in quanto l'analisi degli organi interni permette di riconoscere una fondamentale simmetria bilaterale in tutti gli echinodermi, mascherata solo in seguito (in senso evolutivo) e solo parzialmente dall'organizzazione radiale penta-partita.
Dettagli sulla morfologia di echinidi regolari ed irregolari