archivio fotografico - Vecchio allestimento
Museo di Fisica
"Antonio Maria Traversi"
Il gruppo di lavoro

Il 12 giugno 2003 fu costituito il seguente gruppo di lavoro con l'incarico di provvedere all'allestimento del Museo di Fisica Anton Maria Traversi di Venezia. Attualmente, cioè anche dopo l'inaugurazione del Museo tenutasi sabato 20 dicembre 2003 presso l'Aula Magna del Liceo, il gruppo è ancora attivo per assicurare la realizzazione di tutte quelle opere migliorative che si renderanno necessarie.

Il Prof. Fiano è il Preside - Rettore del Liceo Convitto Marco Foscarini. Ha sostenuto con vivo entusiasmo e interesse il progetto di realizzare un museo con oggetto gli strumenti del Vecchio Gabinetto di Fisica. Si č quindi alacremente interessato fin dall'anno 2001 all'essenziale soluzione delle problematiche riguardanti il reperimento dei fondi necessari al restauro dei locali destinati ad ospitare il Museo Traversi e di quelli per il suo allestimento.
Ex foscariniano e studente d'ingegneria meccanica presso l'Università degli Studi di Padova è il coordinatore del gruppo e il curatore del Museo A. M. Traversi. Nel 1994 ha contribuito alla realizzazione della Mostra del 1994 nel gruppo di pulizia degli apparati scelti per essere esposti. Dal 1996 si occupa dello studio, della pulizia, del restauro e della verifica del funzionamento degli strumenti del Vecchio Gabinetto di Fisica predisponendo nel 1997 una piccola esposizione permanente nei locali d'ingresso del Liceo e curando le visite guidate per le scolaresche. Dal dicembre 1999 è il realizzatore delle schede degli strumenti del Museo Virtuale di Fisica e dal maggio 2001 è il responsabile della gestione di questa specifica sezione del sito internet del Foscarini. Nel dicembre 2002 ha rivisto e definitivamente completato la datazione di tutti gli apparati del Vecchio Gabinetto di fisica.
Docente di matematica, informatica e fisica della sezione B è il responsabile informatico del gruppo di lavoro. E' il realizzatore (1996) e il webmaster del sito internet del Liceo Marco Foscarini, il gestore della rete interna della scuola (due server e 80 computer) e ovviamente il responsabile del laboratorio di informatica del Liceo (dotato di 16 postazioni). Al Prof. Bonavoglia si deve l'invenzione (gennaio 2000) del logo del Museo virtuale di Fisica, della sua modifica a seguito dell'istituzione del Museo A. M. Traversi e la realizzazione del logo che lo distingue dal museo virtuale. E' autore di alcuni ipertesti didattici (calcolo numerico, analisi matematica, colori, astronomia) e di un imponente ipertesto sulla crittografia di grande interesse.
Docente di storia dell'arte, ha dato preziosi suggerimenti e soluzioni ai numerosi problemi espositivi sia degli apparati all'interno delle vetrine che del materiale illustrativo. Il professore, che è il Responsabile di una delle due Aule multimediali della scuola, ha dato questo stesso importante contributo in occasione della Mostra del 1994 “Un Gabinetto di Fisica dell'800 in Venezia” tenutasi nella biblioteca dell'Istituto.
Docente di chimica, biologia e scienze della terra per le sezioni A e B e responsabile del Laboratorio di Scienze del Liceo si è occupata dello studio delle fonti (i trattati di fisica dell'Abate Anton Maria Traversi, primo Rettore e fondatore del Gabinetto di Fisica del Liceo, e del Prof. Zantedeschi, grande esperto di elettromagnetimo, poi passato all'insegnamento presso l'Università di Padova) con lo scopo di realizzare dei pannelli integrativi. E' stata la responsabile, insieme alla Prof. Andreina Naletto, dell'allestimento e della realizzazione della Mostra del 1994, occupandosi della selezione degli apparati da esporre (circa 120), della loro pulizia e della loro datazione attraverso i tre inventari redatti nel 1800.
Responsabile alla assistenza tecnica amministrativa e del personale che ha allestito gli ambienti espositivi (sei bacheche lignee e sette vetrine in plexiglas) è anche il coordinatore del gruppo di pulizia degli apparati esposti. Degno di menzione č il suo delicato lavoro di pulizia delle parti metalliche e di restauro del tavolo in legno sia della Macchina elettrica di Ramsden che di quella di Holtz e inoltre il restauro dell'Apparecchio per le correnti telluriche, con la costruzione della teca che lo ospita, portata a termine con il contributo del sig. Roberto Lanza.