Elettromagnetismo - indice breve storia | |
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Breve storia dell'elettromagnetismo | |
Du Fay |
Se ad un magnete cilindrico (in grigio) sospeso ad un filo in corrispondenza del suo baricentro e libero di ruotare si avvicina un secondo magnete, tenuto ad esempio in mano, si osserva che quest'ultimo esercita sul primo una forza mettendolo in rotazione.
Un'analisi sistematica portò a stabilire che la forza di interazione fra due magneti è attrattiva o repulsiva a seconda delle diverse basi, dette poli, che vengono affacciate tra loro e quindi che esistono soltanto due specie di poli, sempre di segno opposto, detti modernamente polo positivo e polo negativo. Analogo comportamento fu osservato nel 1733 dal chimico francese Charles Francis de Cisternay Du Fay (1698 - 1739). Egli scoprì che, se elettrizzate per strofinio, due bacchette di vetro (in blu) si respingevano a vicenda e che invece una bacchetta di vetro elettrizzata ne attraeva un'altra di ambra (in giallo) precedentemente strofinata. La conclusione che ne trasse Du Fay fu quella di ipotizzare erroneamente l'esistenza di due tipi diversi di elettricità, quella "vetrosa" e quella "resinosa".
Gli esperimenti con i magneti permisero inoltre di mettere ben presto in luce che la forza esercitata dalla magnetite non poteva essere imputata a forze di natura elettrica: la magnetite infatti non è in grado di attirare piccoli corpuscoli, per cui se ne dedusse che essa è un corpo del tutto scarico dal punto di vista elettrico;