Elettromagnetismo - elettrodinamica - circuiti magnetici
Circuiti magnetici
I magneti permanenti

Un corpo può presentare naturalmente (calamita naturale) o acquistarla artificialmente (magnete permanente) la capacità di attrarre determinate sostanze dette ferromagnetiche. Sfruttando corpi già magnetizzati, calamite naturali o l'azione della corrente elettrica di produrre campi magnetici, si è in grado di "trasformare" in magneti sostanze che non lo erano. La magnetizzazione può sparire mnel momento in cui si allontana la soregente del campo magnetico o al cessare della corrente elettrica (elettromagneti o elettrocalamite). Tuttavia ci sono materiali, come acciai e altre leghe del ferro, che presentano magnetizzazione anche dopo aver subito il processo di magnetizzazione. Si tratta dei cosiddetti magneti permanenti.

Nei magneti permanenti l'alterazione della stuttura fisica ad opera del campo magnetico cui sono stati sottoposti risulta dunque permanente ed essi possono essere utilizzati come elemento attivo per la costruzione di un circuito magnetico ovvero possono sostituire l'avvolgimento di filo conduttore. Rispetto ad un elettromagnete, un circuito magnetico con magnete permanente presenta i vantaggi di non dissipare potenza e di non richiedere un alimantatore, anche se si ottiene un campo magnetico nel circuito generalmente inferiore di quello ottenibile usando una bobina di filo conduttore e ovviamente non regolabile.

I magneti permanenti sono oggi largamente usati in motori di piccola dimensione e in strumentazione di vario tipo.