Meccanica - Composizione dei moti - App. di Miotti
La composizione dei moti
Il moto dei proiettili
Moto dei proiettili - Moti armonici


Angolo di tiro: α = Velocità del proiettile: v =
Distanza bersaglio: d =

E' logico che fin dai primordi della balistica fosse oggetto di studio la traiettoria del proiettile, cioè la linea che esso segue nel suo moto, quando scagliato in direzione obliqua rispetto al suolo. Inizialmente la traiettoria fu descritta come somma di due tratti rettilinei (una ascendente e l'altro discendente) raccordati da un tratto ad arco di cerchio (parte centrale). In realtà le cose sono un po' più complicate... Tartaglia nel 1537 col ragionamento matematico dimostrò che nessuna parte della traiettoria del proiettile poteva essere rettilinea, ma sempre curvilinea. Restava aperta la questione di che linea curva si trattasse, cioè di scriverne l'equazione.

Fu Galileo Galilei a dimostrare che la traiettoria seguita da un proiettile nel vuoto (ovvero trascurando gli effetti dell'aria) è una parabola. Ma fino a che punto è lecito far finta che l'aria non ci sia? La risposta è che l'errore dipende dal proiettile (massa e forma) lanciato e dalla sua velocità (compresa eventualmente quella angolare). Fino al 1742, anno in cui venne pubblicato il trattato di Robins sull'artiglieria in cui nei calcoli balisitici lì discussi si teneva conto dell'effetto dell'aria sulla base di diversi esperimenti, l'idea che l'aria avesse effetti minimi sulla traiettoria dei proiettili venne largamente presa per valida, tant'è che sia le tavole di tiro che gli strumenti balistici venivano realizzati considerando la traiettoria parabolica.

Indicata con v il modulo della velocità di uscita del proiettile dalla bocca del cannone e con α l'inclinazione dello stesso rispetto all'orizzontale (angolo di elevazione), i libri di testo di fisica (si tratta di un classico) riportano la dimostrazione sotto l'ipotesi di assenza dell'aria delle relazioni balistiche qui di seguito riportate; ovviamente si sfrutta la composizione dei moti, uno rettilineo uniforme in direzione orizzontale, l'altro uniformemente accelerato (con accelerazione quella locale di gravità) in direzione verticale (Apparecchio per il moto parabolico).

Eq. della traiettoriaGittataAltezza max.Tempo caduta
              gx2
y = - --------------- + tg(α)x
          2v2cos2(α)
         v2sin(2α)
x0 = ----------------
            g
         v2sin2(α)
y0 = ----------------
           2g
         vsin(α)
t* = 2 -------------
            g

Da queste relazioni emergono i seguenti fatti:

Dal punto di vista qualitativo, la presenza dell'aria modifica la traiettoria dei proiettili dal momento che: