Volendo costruire un termometro a scala Celsius (Scale termometriche), si divide allora l'intervallo che separa i due punti fissi ottenuti dall'operazione di graduazione del termomentro in 100 parti uguali, che si dicono gradi, e poi si prolungano queste divisioni su tutta la lunghezza della scala.

E' ovvio che per tracciare i gradi e sufficiente in linea di massima dividere l'intervallo fra zero e 100 in cento parti eguali, ma ciò è vero se il tubo del termometro aveva ovunque lo stesso diametro. Tuttavia, siccome questa condizione non è mai rigorosamente soddisfatta, è necessario far uso delle divisioni in parti di egual capacità precedentemente determinate. Perciò si conta il numero di queste divisioni comprese fra i due punti fissi, e dividendo questo numero per 100 si ha il numero delle divisioni o la frazione di divisioni cui equivale un grado Celsius. Poi se ne deduce, partendo dallo zero, la posizione di ciascun grado. Il termometro così graduato è il termometro centigrado.

Va detto che per i termometri di precisione la scala era graduata sul vetro stesso del tubo, anziche su una striscia di carta vicino a esso. Infatti così essa non poteva spostarsi. Per ottenere sul vetro dei segni permanenti, si ricopriva a caldo il tubo del termometro con un leggero strato di vernice. Dopodiché con una punta d'acciaio si marcavano sulla vernice i segni della scala, come pure le cifre corrispondenti. Esponando il tubo per dieci minuti circa ai vapori dell'acido fluoridrico, che ha la proprietà di intaccare il vetro, restavano praticate le incisioni dove era stata rimossa la vernice.