Elettromagnetismo - elettrochimica - Pile a un sol liquido
Pile a un sol liquido
Verifica di funzionamento
Descrizione          Funzionamento: spiegazione - verifica          Testi&Curiosità


Prova dell'apparato Nº 274b
Collegamento dei poli della pila al voltmetro
La fem misurata è di 0,62 volt.
Prova dell'apparato Nº 274a
Collegamento dei poli della pila al voltmetro
Livello dell'elettrolita nella pila
La fem è di 0,66 volt

Come è emerso dalla prova di funzionamento (Malfi, 20 marzo 2003) i due dispositivi elettrochimici sono complessivamente in ottimo stato di conservazione e perfettamente funzionanti con delle fem comprese tra gli 0,62 V e gli 0,66 V. Tuttavia si fa notare che tali valori possono essere sicuramente aumentati provvedendo a rimuovere lo strato d'ossido che ha coperto le superfici degli elettrodi e dei conduttori di prima classe. In altre parole, i due strumenti hanno subito un parziale trattamento di pulizia che dovrà in futuro coinvolgere anche gli elettrodi, se si vuole incrementare le fem.

Merita sottolineare che entrambi i dispositivi presentano un forellino microscopico in corrispondenza della base d'ottone dal quale trafila il conduttore di seconda classe. Ciò ha richiesto, durante la prova, l'impiego di un disco di ottone posizionato sotto ogni apparecchio, al fine di evitare di bagnare il telo che funge da sfondo fotografico. L'origine di questo forellino al momento non ha una spiegazione plausibile. Ciò che è sicuro è che esso costituisce un elemento che danneggia ogni singolo apparato e la cosa è stata segnalata nella relativa scheda tecnica.

Entrambe le prove sono state effettuate usando una soluzione di acqua e cloruro di sodio ovvero con schematizzazione IUPAC Zn | NaCl (aq., dil) | Cu. Per questioni di sicurezza è bene che l'acido solforico venga maneggiato solo in laboratorio di chimica, in quanto dotato di tavoli con superfici anti-acido. Infatti l'operazione di diluizione dell'acido solforico richiede particolare attenzione. Del resto l'impiego del comune sale da cucina al posto dell'acido solforico ha il vantaggio di non essere aggressivo nei confronti dell'elettrodo di zinco e comunque esso non cambia molto le cose, in quanto la reazione d'ossidoriduzione che ha luogo nella pila non cambia con l'uno o l'altro elettrolita, come è stato osservato nel principio di funzionamento degli apparati. Per la misura della fem si è fatto uso di un voltmetro a nucleo mobile con fondoscala di 1 V. Si tenga infine presente che per collegare il voltmetro al modello Nº 274 b si sono utilizzati gli "scaricatori" di cui è dotato lo strumento. Di conseguenza il circuito elettrico presenta una resistenza maggiore rispetto a quello realizzato nella prova dell'apparato Nº 274a.