Per tutto il 2006 il lavoro di incremento del sito web dedicato agli antichi strumenti si concentra sulla parte del Museo Traversi, prima di tutto mettendo sul web la versione in inglese di tutte le pagine più significative e soprattutto ampliando il database sia con l'inserimento dei dati che di implementazione/adattamento delle pagine dinamiche PHP-MYSQL-HTML di visualizzazione sul web. In questo modo navigatori e ricercatori hanno la possibilità di conoscere i dettagli di ogni strumento della collezione del Liceo grazie a una scheda in rete. Le schede degli strumenti non hanno invece incrementi significativi.

Il continuo lavoro di recupero della collezione ha permesso di sistemare un numero maggiore di apparecchi i cui dati vengono immediatamente inseriti nel database, copia informatica della scheda cartacea di accompagnamento di ogni dispositivo. Nel frattempo, anche seppur lentamente, nuove schede di descrizione e spiegazione vengono aggiunte in rete.

Emerge in maniera sempre più eviente la necessità di utilizzare un solo sistema di immagazzinamento dei dati cui attingere di volta in volta tutte le informazioni di un dispositivo. Questo non può che essere il database in MySQL, più seplice da consultare e da mentenere aggiornato. Poiché le pagine web degli strumenti attingono le informazioni da file in JavaScript per produrre la scheda tecnica, a metà 2006 viene implementata una funzione in linguaggio PHP per produrre la scheda tecnica attingendo i dati direttamente dal database, al fine di dismettere i file JavaScript. Ma questo significa anche cambiare la pagina principale di ogni strumento in rete, al fine di collegarla con il database. Un lavoro non da poco, visto il numero di pagine coinvolte, ma assolutamente indispensabile!

Già a ottobre 2006 l'aggiornamento è completato per le sezioni di Ottica, Acustica e Strumenti Particolari. Inoltre è generata una pagina in grado di visualizzare la lista delle pagine di supporto teorico per ogni singolo grande ramo della fisica. Si tratta di un semplice sistema per agevolare gli studenti (ma non solo) che navigano tra le pagine del Museo virtuale a caccia di definizioni e di richiami teorici, fermo restando che tali richiami sono funzionali alle spiegazioni degli strumenti, non certo per produrre un libro di fisica sul web.