Elettromagnetismo - indice breve storia
Breve storia dell'elettromagnetismo
Faraday 1837

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I lavori di Faraday non terminarono con lo studio dell'induzione. La sua attività scientifica fu prodigiosa e la molteplicità degli argomenti studiati dal grande "filosofo naturale", come egli si definiva, è davvero vastissima. Sue sono ad esempio le osservazioni sugli schermi elettrostatici del 1837 – 1838 (Apparecchio per dimostrare la distribuzione dell'elettricità sulle superfici dei corpi).

Coulomb aveva già indicato che le cariche si distribuiscono sulla superficie dei corpi metallici, mentre un esperimento di Franklin condotto su un recipiente metallico cavo mise in luce che la carica elettrica si distribuisce solo sulla superficie esterna e non anche su quella interna. Ciò è chiaramente evidenziato dal fatto che all'interno della cavità cilindrica i piccolissimi cristalli sospesi in olio usati per rendere visibile il campo elettrostatico sono orientati a caso, pur agendo all'esterno il campo elettrico prodotto da un elettrodo a forma di lamina, di cui i cristalli evidenziano le linee di campo.

La cosa ha un notevole interesse pratico: per evitare che i fenomeni elettrici aventi luogo all'esterno di una data regione producano disturbi (cioè campi elettrici) all'interno della regione stessa, alla luce di quanto appena detto è allora sufficiente avvolgere quest'ultima entro un involucro metallico che funge così da schermo elettrostatico. Questo è ad esempio lo scopo della vernice metallica che riveste la superficie del tubo catodico di un televisore.

Nel proseguire l'analisi dei fenomeni di schermo elettrostatico, Faraday scoprì che campi elettrici che si producono all'interno di una gabbia collegata al suolo, detta poi di Faraday, non hanno alcuna influenza sullo stato elettrico all'esterno e che, viceversa, un elettroscopio piazzato all'interno della gabbia non registra nessuno dei cambiamenti elettrici apportati alla parete esterna. Pertanto anche una gabbia è in grado di fungere da schermo elettrostatico (Gabbia di Faraday). Per questo i tondini di ferro all'interno del cemento armato di un edificio, assimilabili nel loro insieme ad una immensa gabbia che lo circonda, sono in grado di assicurare la protezione elettrica degli esseri umani all'interno del palazzo quando questo è colpito da un fulmine.

Alla fine della carriera di Faraday, intorno al 1860, i suoi appunti di laboratorio contenevano più di sedicimila annotazioni di osservazioni, accuratamente numerate in successione e raccolte in volumi che egli stesso abilmente rilegava, avendo fatto in gioventù l'apprendista presso un libraio. Queste annotazioni insieme ad altre formano la base delle famosissime "Experimental researches in electricity".

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