Elettromagnetismo - indice breve storia | |
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Breve storia dell'elettromagnetismo | |
Rowland |
Il fisico american Henry Rowland (1848 - 1901) per verificare che le interazioni magnetiche sono il risultato del movimento di cariche in quanto tale, si servì di un disco carico che poteva essere messo in rotazione attorno al suo asse e di un ago magnetico, sospeso a un filo di torsione, situato immediatamente sopra al disco e in corrispondenza del suo bordo.
Quando il disco carico era fermo, l'ago magnetico si disponeva ovviamente secondo il meridiano terrestre, cioè parallelamente a una linea del campo magnetico prodotto dal nostro pianeta. Ponendo invece il disco in rapida rotazione, si osservava che i poli dell'ago calamitato sono soggetti a forze opposte che tendono a disporlo secondo il raggio del disco, cioè in direzione perpendicolare al moto delle cariche sottostanti. Inoltre all'aumentare della velocità di rotazione del disco, Rowland osservò che la deviazione dell'ago verso il centro del disco si faceva sempre più marcata e ciò significa che la forza di tipo magnetico cui è soggetto l'ago calamitato risulta crescere con la velocità di rotazione.
Il campo magnetico prodotto dalla rapida rotazione del disco carico risulta di cinque ordini di grandezza più piccolo rispetto al campo magnetico terrestre, per cui la sua rilevazione pone non pochi problemi sperimentali, tuttavia la sua misura fu eseguita nel 1878 dallo stesso Rowland. Comunque, al di là della misura del campo magnetico, ciò che conta soprattutto in questo esperimento è che per la prima volta si era dimostrato che anche le cariche elettriche messe in movimento per via meccanica e non elettrica sono in grado di produrre un campo magnetico capace di influenzare i corpi magnetici immediatamente circostanti con delle forze la cui natura è del tutto simile a quella delle cariche che fluiscono in un filo conduttore.