La più nota sorgente luminosa è il sole, ma è evidente che la sua luce debba essere in qualche modo portata (generalmente con degli specchi) entro il laboratorio al fine di condurre esperimenti di vario tipo. In questo senso non mancarono geniali strumenti in grado di agevolare l'utilizzo sperimentale della luce solare (Eliostato di Silbermann). Vennero anche inventate e sfruttate delle sorgenti di luce artificiali (fiamme, lampade ad arco elettrico, lampade a incandescenza), se non altro per non essere vincolati a sperimentare sempre di giorno, capricci del tempo permettendo. Le fiamme sono a tutti gli effetti delle sorgenti di luce e quella che si produce dalla combustione del magnesio è particolarmente luminosa. Infatti la combinazione del magnesio con l'ossigeno atmosferico dà vita a una reazione con rilevante sviluppo di luce. Chiaramente le lampade non sono solo strumenti dei laboratori di fisica, ma anche oggetti indispensabili per svolgere svariate attività.