Informazioni generali - Storia del museo virtuale | |
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Storia del museo virtuale | |
Anno 2015 | |
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Fino a tutto ottobre si è avuto un periodo caratterizzato dall'assenza d'innovazioni tali da essere menzionate e dalla costante manutenzione ordinaria del sito, consistente in impercettibili correzioni, soprattutto dei refusi nei testi. A volte la correzione automatica dei testi può essere d'intralcio (a tutti è capitato!), certo è che quando essa non è disponibile, come nel software di sviluppo delle pagine web, in fondo se ne apprezza l'utilità.
La prima novità di un certo rilievo è il ritorno nei primi di novembre del sito del museo dal server esterno a quello interno all'istituto. Esigenze di spazio disco sul server esterno hanno imposto il trasferimento di tutta la corposa cartella del museo. L'operazione, eseguita dal webmaster del sito del Foscarini, prof. Paolo Bonavoglia, è passata del tutto inosservata (e così deve essere) ed è stata completata in 5 giorni; a dire il vero meno di due ore del primo giorno per il trasferimento vero e proprio dei dati tra i due server, mentre gli altri giorni si sono resi necessari per lasciare il tempo che i DNS venissero aggiornati prima di rimuovere tutti i dati dal server esterno.
Scheda tecnica con visualizzazione | |
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Inventario 1925a | Inventario 1925b |
Con l'inizio dei lavori a metà novembre (e attualmente ancora in corso) di redazione dell'inventario degli oggetti presenti nel laboratorio di fisica (strasferito nell'estate 2013 nella vecchia sala espositiva del Museo Traversi sul lato Nord del chiostro) due novità hanno coinvolto il Museo: 1) il recupero dei documenti contenenti la continuazione dell'Inventario del 1870 fino praticamente ai giorni nostri; 2) la scoperta di una catalogazione dei pezzi eseguita nel 1925 dall'allora docente di matematica e fisica G. Pavanini. Si tratta di due eventi che hanno necessariamente implicato dei cambiamenti informatici di una certa rilevanza.
Per prima cosa sono stati aggiunti all'entità "strumento" gli attributi necessari per inserire nel database degli strumenti anche i dati della catalogazione del 1925. Una volta riempiti i campi, la funzione che governa la visualizzazione della scheda tecnica nella pagina principale di ciascun strumento è stata modificata di modo che queste nuove informazioni venissero visualizzate (si vedano i due esempi). Inoltre il codice PHP-MySQL è stato totalmente rivisto adottando un metodo più razionale di richiamo dei molteplici dati. Altre pagine dinamiche del database sono state modificate al fine di rendere visibili queste nuove informazioni, razionalizzando anche qui il codice PHP-MySQL dove necessario.
La Direzione ha deciso di estendere il fondo antico fino ad almeno l'anno 1964. Quindi circa 80 dispositivi sono entrati a far parte del fondo antico, dei quali si è proceduto nel mese di dicembre alla catalogazione, redigendo la scheda cartacea, delle fotografie e ovviamente eseguendo l'inserimento dei dati nel database, con esclusione però dei materiali costituenti e delle citazioni rispetto alle fonti (verranno eseguite con il nuovo anno). Chiaramente la presenza dei nuovi fogli dell'Inventario del 1870 è stata essenziale per identificare correttamente tutti quegli strumenti privi di etichetta e per capire l'utilizzo di certi apparati a partire dal loro nome a catalogo. In tutto ciò la consultazione dei cataloghi delle ditte produttrici di strumentazione scientifica per uso didattico ha avuto un ruolo rilevante.