Non è questa le sede per offrire una definizione esauriente di che cosa sia la statistica. Si può dire, semplificando al massimo, che la statistica è una scienza che permette l'analisi quantitativa delle osservazioni di un qualsiasi fenomeno soggetto a variazioni dovute a cause di varia natura. Obiettivi dell'analisi sono la descrizione delle caratterisitche più significative dei fenomeni oggetto di studio e l'individuazione delle leggi o dei modelli che regolano o spiegano il loro manifestarsi.

Il termine statistica (da status) fu introdotto nella metà del XVIII secolo (l'"aritmetica politica", principalmente a opera del matematico John Graunt) per designare quella branca della scienza politica che si occupava della descrizione delle cose dello stato. La parte di tale descrizione consistente nella costruzione e nell'analisi delle tavole numeriche (originariamente sui dati economici e demografici) andò via via estendendosi anche ad altri campi di indagine e la necessità di far fronte a problemi nuovi e più complessi portò ad ampliare i procedimenti fino ad ottenere l'insieme dei metodi di analisi che costituiscono la statistica moderna.

I concetti di statistica in genere necessari per compliare delle relazioni di laboratorio sono davvero elementari, tuttavia servono per farsi un'idea di che cosa significhi eleborare dei dati ottenuti da misure sperimentali al fine di verificare una certa legge o cercare di stabilire se un certo fenomeno segue una certa legge oppure no e, se sì, possibilmente determinare quale.