Elettrochimica - Nernst
Nozioni d'elettrochimica
L'equazione di Nernst
Alcune osservazioni...
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Osservazione I - Nell'equazione

s'individuano chiaramente le variabili capaci di influenzare un potenziale di riduzione. Manca però una grandezza, quella legata alla natura del solvente (che spesso sia acqua è un'altra questione). In effetti l'espressione riportata non è la scrittura generale vera e propria dell'equazione di Nernst, ma una sua forma semplificata che prevede l'impiego, a seconda dei casi, delle molarità o delle pressioni parziali. In realtà andrebbero riportate nel termine entro logaritmo le sole "attività" di ciascuna specie, nel cui valore ha anche un ruolo la natura del solvente. Non è questa la sede per trattare la proprietà chimica "attività". Basti solo puntualizzare questo fatto: sotto opportune ipotesi un'attività chimica si può confondere da una parte con la molarità (specie in soluzione) e dall'altra con la pressione parziale (specie gassose). L'espressione dell'equazione di Nernst riportata è dunque sì generale, ma in quanto soggetta a certe ipotesi, non è la forma più generale possibile.

Osservazione II - In relazione al passaggio matematico che si esegue per ottenere l'espressione dell'equazione di Nernst per i sistemi a 25 ºC, poiché

e il consueto valore di 8,314 per R è in realtà frutto di approssimazione, nelle espressioni dell'equazione di Nernst a 25 ºC a volte si trova il valore di 0,0591 per la costante e in altri testi 0,0592.