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Approfondimenti
Nomenclatura - Presentazione
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In tutti i libri di testo di chimica è presente una trattazione più o meno dettagliata con argomento la nomenclatura. Questo lavoro non ha certo le pretese di sostituire quanto scritto lì, semmai di esserne un'integrazione - approfondimento.

Anziché l'ennesima trattazione di nomenclatura dei composti inorganici, in queste pagine ho cercato invece di offrire una visione d'insieme della questione nomenclatura, mettendo in luce le differenze e i concetti comuni tra le nomenclature, permettendomi di unire anche dei "consigli pratici" (evidenziati tramite testo in grassetto entro un riquadro) il cui scopo è quello di evitare il più possibile di incappare nei soliti errori.

La nomenclatura può essere un argomento di facile e rapida acquisizione, di quasi banale applicazione per alcuni, un vero e proprio incubo per altri. Poiché il taglio è quello didattico, ho volutamente inserito degli esempi e alla fine una serie di esercizi risolti e dei quiz a risposta multipla con relative soluzioni, nella speranza che possano tornare utili per fissare le idee e per l'autoverifica.

L'ossido ferrico, il solfato rameico, il nitrato d'ammonio, l'idrossido di sodio... oltre che in formula nel proprio libro di chimica esistono anche materialmente. Dietro ciascuna formula si nasconde pur sempre una sostanza reale con diverse caratteristiche di aspetto (e a volte odore) che la formula chimica di certo non descrive. E allora, come integrazione per unire la teoria alla realtà, può essere utile esplorare la galleria delle sostanze.

I chimici maneggiano elementi e composti quotidianamente, ma la stragrande maggioranza degli studenti non ha certo a disposizione un reagentario per soddisfare la propria curiosità. Sotto questo punto di visita la rete può dare una mano attraverso delle fotografie.

Per meglio evidenziare i frammenti che formano il nome di un composto in base alle regole di una data nomenclatura ho adottato dei colori. Questa soluzione, se da un lato è quella più semplice e immediatamente efficace per mettere in evidenza a video le varie parti costituenti il nome dei composti, dall'altro impone di stampare il documento a colori, perché questa stessa soluzione rimanga efficace anche sulla carta.

Non che il testo sia incomprensibile, se stampato in bianco e nero, ma da un punto di vista didattico viene a mancare l'immediata individuazione dei vari suffissi, prefissi, ecc. cui il lettore deve evidentemente provvedere autonomamente. Si perde insomma un passaggio utile inizialmente per impadronirsi dell'argomento che, con la pratica, viene poi fatto automaticamente, poiché l'occhio è già allenato a riconoscere quel che serve.