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Come compilare una relazione 3
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La traccia da seguire per compilare una relazione di laboratorio ha generalmente i seguenti elementi che qui di seguito si analizzano in breve.

Titolo
E' un elemento comprensibilmente essenziale di ogni relazione scientifica, ma di ogni lavoro in generale. Esso deve indicare in modo sintetico ma esauriente l'argomento trattato. In genere non supera la decina di parole. Si sottolinea che nel modo scientifico un titolo poco felice è spesso la causa che non mette in risalto un lavoro, in quanto una prima ricerca bibliografica si basa proprio sulla sola lettura del titolo.
Sommario
Il sommario (in inglese abstract) è un riassunto conciso ma completo, senza formule matematiche, riferimenti bibliografici, figure e acronimi, dell'intero lavoro. Data la sua natura è l'ultima parte che si scrive, anche se viene messa dopo il titolo. Qui si descrivono le procedure e le metodologie utilizzate, i risultati ottenuti (possibilmente in modo quantitativo) e le principali conclusioni. In genere non supera le 200 parole. Nelle relazioni scientifiche è un elemento da realizzare con estrema cura, perché è la seconda cosa che si legge dopo un titolo che interessa. E' dunque importante sottolineare in questa sede eventuali aspetti innovativi della ricerca.
Le relazioni di laboratorio liceali non sono così complesse e innovative da meritare un sommario. Questo punto viene sostituito con un breve testo riguardante l'obiettivo dell'esperimento, cioè per quale motivo o con quale finalità si è effettuata l'esperienza.
Materiale necessario
Si presenta semplicemente l'elenco (anche messo sotto forma di tabella) del materiale di laboratorio (sostanze, vetreria, strumenti, cavi, attrezzi, ecc.). Quando si impiega uno strumento, di questo va specificata la sensibilità ovvero la minima variazione di grandezza da esso misurabile. Ad esempio una bilancia analitica con sensibilità pari a 0,005 grammi, una buretta da 50 ml con sensibilità 1/10 ml, ecc. Scrivere solo "una buretta" non dà sufficienti informazioni!
Procedimento
Si tratta della descrizione del modo con cui si sono ottenuti i dati sperimentali. In genere nelle relazioni scientifiche questa parte è preceduta dai richiami di carattere teorico per agevolare il lettore.
Dati
Vengono presentati i dati raccolti dall'analisi sperimentale. In genere si mettono sotto forma di tabella. Quando non si tratta di raccogliere dati qui vengono riportate le osservazioni sperimentali.
Eleborazione dei dati (calcoli)
Sulla base di quanto richiamato teoricamente si procede all'analisi dei dati. In genere queste analisi vengono riportate sotto forma di tabelle dopo aver elencato i passaggi logici dei conti e le formule utilizzate. Non sempre si inseriscono tutti i passaggi, ma solo quelli più significativi e ovviamente i risultati finali.
Eventuali problemi incontrati
Questa parte è presente solo se necessario.
Discussione dei risultati
E' uno dei due punti fondamentali della relazione. Qui si interpretano i risultati ottenuti dalle elaborazioni e si spiega eventualmente il motivo o i motivi che hanno portato ad ottenere risultati diversi da quelli aspettati o poco corrispondenti alla realtà (descritta nel modello teorico). Di fatto in genere si risponde quantitativamente (con un diagramma, con un valore numerico o con entrambi) alla domanda "che cosa si è trovato?".
Conclusioni
Questa parte dev'essere molto curata, perché molto importante. Nei lavori scientifici, dopo aver letto il titolo e il sommario, il lettore legge le conclusioni del lavoro e, se interessato, solo in un secondo momento leggerà l'intero lavoro! In genere per agevolare il lettore è consuetudine ricordare lo scopo del lavoro. Qui i grafici vanno commentati in modo quantitativo e raccolti in modo sintetico i risultati e le interpretazioni più importanti.