Liquidi - strumenti particolari | |||||||||||||||||||||||||||||||
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Fontana di circolazione |
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Datazione: Antecedente 1818 (XVIII sec.) Nel Museo A. M. Traversi - Vetrina E | |||||||||||||||||||||||||||||||
Descrizione Funzionamento: spiegazione - verifica Testi&Curiosità |
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Fino a maggio 2021 lo scopo di questo dispositivo non era chiaro, tant'è che figurava tra gli strumenti "misteriosi". Il reperimento (finalmente!) di una fonte in cui esso viene citato ha permesso di stabilire che si tratta di un curioso oggetto principalmente ludico, senza cioè essere atto a dimostrare un importante principio fisico mediante un oggetto didattico - dimostrativo.
Non c'è dubbio che questo strumento sia assi curioso. Negli inventari (1818 e 1838) esso figura con il nome di "macchina areostatica detta volgarmente la circolazione del sangue di Andrea Ferroni" (per le evoluzioni del tubicino di vetro che collega le due ampolle). Le fettuccine, in parte tranciate e oggigiorno integrate con dei sottili fili di nylon, avevano la funzione di mantenere in posizione tutto il sistema in vetro e consentirne il rapido disaccoppiamento. La loro fattura suffraga l'ipotesi che il dispositivo sia stato costruito grossomodo nella seconda metà del XVIII secolo, sebbene non se ne abbia l'assoluta certezza.
Per far scendere il liquido per le volute del tubicino di vetro, si trasferiva il fluido nell'ampolla superiore capovolgendo lo strumento. Appoggiato poi il dispositivo in posizione verticale, il fluido scendeva per gravità nell'ampolla inferiore.