Dato che qualunque reazione di ossidoriduzione si può considerare pari alla somma di almeno due semireazioni (una di riduzione e una di ossidazione) che avvengono contemporaneamente, si può pensare di "allungare" in qualche modo il trasferimento di elettroni ceduti dalla specie che si ossida a quella che si riduce ossia di far avvenire in una porzione del sistema la semireazione di riduzione e in un'altra porzione la semireazione di riduzione. Tali zone devono essere opportunamente collegate per consentire il fluire degli elettroni (ma non solo di essi) ovvero non deve essere mai interrotta la continuità elettrica ed elettrolitica del circuito.
Alcune osservazioni sono d'obbligo:
- Il concetto di semicella riguarda sia i sistemi basati su processi redox spontanei (pile) che i sistemi elettrochimici basati su processi ossidoriduttivi non spontanei (celle elettrolitiche). In altre parole la semicella in cui avviene, ad esempio, la semireazione di riduzione di una certa reazione redox può essere utilizzata in una pila, ma può essere anche essere sfruttata in una cella elettrolitica.
- Si è parlato in via del tutto generale di porzione del sistema. In altre parole tali porzioni possono avere vari aspetti reali, quali ad esempio un contenitore (becker), una zona intorno a un elettrodo, una porzione di dimensioni anche ridottissime, come avviene in certi fenomeni di corrosione metallica. E va pure sottolineato che una semicella non è assolutameente il solo sistema formato da un metallo immerso in una soluzione acquosa contenente ioni del metallo stesso (ad esempio un lamina di rame immersa in una soluzione di CuSO4), ma può essere anche assai più complessa dal punto di vista costruttivo e addirittura non coinvolgere nessuna soluzione. Per questo motivo la definizione generale di semicella è basata sul concetto di semireazione e non sul sistema fisico che vede un metallo immerso in una opportuna soluzione acquosa. Che poi dal punto di vista didattico sia più agevole descrivere le semicelle attravero i sistemi del tipo metallo immerso in una soluzione contenente i suoi cationi è un'altra questione.
Nel caso delle pile il setto poroso e il ponte salino sono due tra i più noti e semplici sistemi per "allungare" con criterio il percorso chiuso che devono fare i portatori di carica. In una pila ciascuna semicella è anche indicata con il nome di semipila. Per quanto riguarda invece le celle elettrolitiche, le porzioni nelle quali avvengono i due semiprocessi sono semplicemente dette semicelle.