Quasi tutte le sostanze presentano un certo grado di rischio in termini di effetti acuti, ma è anche vero che alcune sono più rischiose di altre. Per distinguerle si assegna loro una classe di pericolosità in base all'intervallo di valori in cui cadono le loro indici LC₅₀ e LD₅₀ valutati per classi omogenee di organismi sottoposti a sperimentazione e nelle medesime condizioni al contorno.

Le tre categorie sono riportate nella tabella che segue.

Di fatto le sostanze cosiddette tossiche sono quelle che per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo sono in grado di comportare rischi molto gravi o gravi, anche mortali, mentre nocive sono quelle sostanze che comportano rischi di gravità limitata, anche se non da sottovalutare e comunque da sottoporre all'attenzione di un medico. Sulle etichette la classe di pericolosità viene veicolata attraverso opportuni pittogrammi integrati con frasi.