Nel '500 e '600 si ebbe una "ossessione del misurare", volta a comprendere quali fossero i confini entro cui l'uomo poteva muoversi. Vi erano i confini temporali, da cui i numerosi modelli di orologio, per sapere le scadenze civili e religiose, e i confini spaziali, con i diversi strumenti "per levar piante", cioè per i rilievi topografici (
Diotte) e per i calcoli matematici. Naturalmente all'epoca i calcoli si facevano a mano; ma per quelli più frequenti venne ideato l'antenato sia del nostro ormai superato regolo che delle moderne calcolatrici: il
Compasso di proporzione. Il compasso “geometrico e militare” fu perfezionato da Galileo Galilei che pubblicò a Padova nel 1606 un trattato sull'uso di questo strumento. Altri costruttori di costosi dispositivi di tale genere apportarono poi modifiche e aggiunte. Uno di questi fu Giacomo Lusverg (1636-1689). L'arte della guerra e della difesa è stata (e lo è ancora oggi) un potente motore per studi, invenzioni e applicazioni. Ma senza pensare a macchine complicatissime, le esigenze di misura e di calcolo tecnico militare hanno dato ben presto vita a veri e propri kit di strumenti. Il Foscarini possiede strumenti appartenenti a uno di questi kit, opera del quotato
maker Lusverg. Un solo pezzo, il compasso di proporzione, è firmato, ma gli altri portano il fregio caratteristico del Lusverg (le foglie d'acanto). Manca l'astuccio e il kit molto probabilmente non è completo, pur tuttavia questo insieme di strumenti è in ogni caso elemento di grande rilevanza per la collezione di strumenti scientifci del Liceo Foscarini.