strumenti particolari - Kit Lusverg
Compasso per misurare i diametri delle palle
SCHEDA TECNICA
INVENTARISTATO
Compasso per misurare i diametri delle palle
Compasso per misurare i diametri delle palle
Compasso in ottone per grossezze
Compasso in ottone per grossezze
Compasso per misurare i diametri delle palle
181824
183820
P.A.Nº //
187012
1925a11
2016011
Completo
Integro R
Funzionante
Dimensioni
MATERIALI: ottone, lacca
BIBLIOGRAFIA & PRESTITI
DATABASE
Datazione: Antecedente 1818 (1677)
Costruttore: Giacomo Lusverg (1636-1689)
Nel Museo A. M. Traversi - Vetrina A
Descrizione          Funzionamento: spiegazione - verifica          Testi&Curiosità


Se si tratta di misurare il diametro di un cilindro, di una sfera o di un qualunque altro corpo a superficie curva, si fa usa del compasso di spessore.
(A. Clerc, Fisica popolare, 1885, pag. 27)

Immagine, Malfi, © D 2016
Fonti
 

Questo strumento, molto semplice ma assai importante, era usato in balistica appunto per misurare i diametri delle palle da cannone (dal lato di bracci ad arco) ovvero per effettuare un controllo di compatibilità di un proiettile in relazione a una certo diametro interno della canna del cannone, diametro misurato per mezzo dei bracci diritti.

In altre parole, determinato il diametro della bocca da fuoco e riportata l'apertura del compasso (cioè la distanza tra le punte sporgenti) su un'apposita scala graduata dotata di scala ticonica, si aprivano le punte dei bracci ad arco con pari distanza, eventualmente opportunamente diminuita in forma cautelare. A questo punto con tecnica “passa, non passa” si scartavano i proiettili incompatibili con il cannone.

Si ricorda che la palla di un cannone viene sparata grazie alla repentina dilatazione dei gas sviluppati dalla combustione della polvere da sparo. Se la palla aveva un diametro troppo piccolo rispetto a quello della canna, la spinta impressale era scadente e di conseguenza la gittata minore di quella calcolata con appositi strumenti di calcolo. Se invece la tolleranza dimensionale tra i diametri era insufficiente, la dilatazione termica la palla rischiava di far incastrare il proiettile, con il pericolo di esplosione del pezzo d'artiglieria.

Non si dimentichi che le palle da cannone, oltre a non essere delle sfere perfette, non presentavano tutte esattamente lo stesso diametro per inevitabili imprecisioni nella lavorazione e quindi il loro preventivo controllo era un'operazione della massima importanza.