Meccanica - sistemi di leve | ||
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Supporto teorico | ||
Leve in serie |
Una leva può essere collegata in modo opportuno ad altre leve dando vita ad un sistema di leve in serie. Una simile configurazione trova applicazioni in numerosi meccanismi e anche nei rotimi, in quanto ogni singolo ingranaggio è studiabile come un sistema di due leve in serie. Un sitema di leve in serie è un moltiplicatore di forza.
Per provare quanto appena affermato, si consideri il sistema di tre leve in serie disposte come nel disegno qui sopra. In ogni elemento costituente il meccanismo si è indicato con la lettera a il braccio più corto della leva, mentre con la lettera b il braccio più lungo. Per sviluppare la semplice dimostrazione non ci si sofferma sul modo con cui le leve vengono unite tra loro, ma piuttosto sulle forze che si scambiano reciprocamente. La forza F23 è la forza che si scambiano la terza leva con la seconda e ovviamente la forza F12 è la forza che reciprocamente si scambiano la prima leva con la seconda. Infine le forze FC ed Fm possono essere rispettivamente la forza resistente o quella motrice o viceversa a seconda dei casi. In ogni caso esse sono forze esterne al sistema essendo le altre forze interne.
Studiando questo sistema meccanico dal punto di vista statico, è evidente che dalla seconda delle due equazioni cardinali della statica (equilibrio dei momenti) si ricavano le seguenti equazioni: Fma1 = F12b1, F12a2 = F23b2 e F23a3 = FCb3. Effettuando le opportune sostituzioni, alla fine si ricava la relazione FC = Fm(a1a2a3)/(b1b2b3). Poiché ciascun rapporto a/b è minore dell'unità, è evidente che, perché sussista l'equilibrio del sistema, FC dev'essere minore di Fm. La cosa può essere vista nel modo seguente: nel meccanismo la forza FC si accresce nel passaggio da una leva all'altra, come volevasi dimostrare. Così il peso associato ad una massa agganciata all'estremità del braccio b3 è in grado si sostenere il peso prodotto da una massa maggiore agganciata alla fine del braccio a1.
La relazione finale può anche essere scrutta come FC(b1b2b3) = Fm(a1a2a3). Essa dice che il momento ottenuto moltiplicando la forza FC per il braccio dato dal prodotto di tutti i bracci del meccanismo collocati dalla stessa parte (rispetto a ogni fulcro) della forza FC eguaglia il momento ottenuto moltiplicando la forma Fm per il prodotto di tutti gli altri bracci di ogni singola leva ovvero FCb = Fma.