elettrodinamica
Reostati

Se Georg Simon Ohm (1789-1854) si occupò (1827) della trasmissione dell'elettricità nei corpi conduttori, sulla base delle grandezze che concorrono a formare la resistenza di un conduttore nacque successivamente un dispositivo elettrodinamico noto ancora oggi col nome di reostato, termine coniato nel 1843 da Charles Wheatstone (1802-1875) per indicare un dispositivo a resistenza variabile. Il reostato è infatti una resistenza variabile che trova numerosissime applicazioni in ambito elettrodinamico (dal semplice allungamento del circuito elettrico all'impiego per l'effettuazione di particolari misure). Poiché la resistenza di un materiale conduttore dipende dalla sua sezione, dalla sua lunghezza e dalla capacità del materiale di lasciar "fluire" dentro di sé la corrente elettrica, il modo più semplice di realizzare un reostato è quello di "allungare" in modo opportuno la lunghezza del tratto di filo interessato dal passaggio lasciando immutate le altre caratterisitche del mezzo.

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