elettromagnetismo - Elettrodinamica - Reostati
Reostato
SCHEDA TECNICA
INVENTARISTATO
Reostato
Reostato
Reostato
1818Nº //
1838Nº //
P.A.Nº //
1870572
1925a335
2016546
Completo
Integro
Funzionamento NV
Dimensioni
BIBLIOGRAFIA & PRESTITI
DATABASE
Datazione: novembre 1888
Costruttore: PHYWE
"Hartmann & Braun Frankfurt A/M Nº 212"
Non esposto
Descrizione          Funzionamento: spiegazione - verifica          Testi&Curiosità


Immagine, Malfi, © D 2016
Fonti
Bernardi G. (1931) pag. 52, fig. 5551
 

Il reostato è una resistenza variabile che trova numerosissime applicazioni in ambito elettrodinamico (dal semplice allungamento del circuito elettrico all'impiego per l'effettuazione di particolari misure).

In un conduttore metallico gli elettroni incontrano una certa resistenza, detta appunto resistenza elettrica. La resistenza elettrica è funzione diretta del tipo di materiale e della lunghezza del filo, mentre è inversamente proporzionale alla sezione del conduttore. Il reostato è una resistenza variabile proprio perché in vario modo si può incrementare o accorciare la lunghezza del filo conduttore interessato dal passaggio della corrente.

Per misure potenziometriche, ma non solo, sono necessarie delle resistenze campione. Nei laboratori scientifici del passato di uso più corrente erano le cassette di resistenza dette anche reostati. Entro la cassetta sono presenti 6 rocchetti su ciascuno dei quali è avvolto un filo di resistenza nota e in modo tale che l'avvolgimento sia antiinduttivo (non risenta dell'autoinduzione).

Togliendo le spine, si attivano in serie le corrispondenti resistenze. Questo modello è firmato "Hartmann & Braun Frankfurt A/M Nº 212". I valori delle resistenze in ohm sono: 0,1, 1, 1, 2, 3, 4 (quindi resistenza minima 0,1 - massima 10,1 ohm) i cui valori sono certificati qualora si operi alla temperatura di 18 ºC (scritta "Richtig bei 18 grad celsius").