elettromagnetismo - Elettrodinamica - Reostati
Reostato di Poggendorff
SCHEDA TECNICA
INVENTARISTATO
Reostato di Poggendorff
Reostato di Poggendorff
Reostato di Poggendorff
1818Nº //
1838Nº //
P.A.Nº //
1870320
1925a212
2016526
Completo
Danneggiato
Funzionamento NV
Dimensioni
MATERIALI: ottone, rame, legno, seta, lacca
BIBLIOGRAFIA & PRESTITI
DATABASE
Datazione: 1868 - 1874
Nel Museo A. M. Traversi - Vetrina S
Descrizione          Funzionamento: spiegazione - verifica          Testi&Curiosità


Immagine, Malfi, © D 2016
Fonti
 

Il reostato è una resistenza variabile che trova numerosissime applicazioni in ambito elettrodinamico (dal semplice allungamento del circuito elettrico all'impiego per l'effettuazione di particolari misure).

In un conduttore metallico gli elettroni incontrano una certa resistenza, detta appunto resistenza elettrica. La resistenza elettrica è funzione diretta del tipo di materiale e della lunghezza del filo, mentre è inversamente proporzionale alla sezione del conduttore. Il reostato è una resistenza variabile proprio perché per mezzo di un cursore mobile si può incrementare o accorciare la lunghezza del filo conduttore (avvolto a elica su un cilindro isolante) interessato dal passaggio della corrente. Lo strumento fornisce lettura della lunghezza del filo in funzione della posizione del contatto mobile.

Con buona probabilità questo reostato accompagnava il modello di rocchetto di Poggendorff appartenente alla collezione di antichi strumenti di fisica del Liceo. Johan C. Poggendorff (1796-1877) apportò una modifica al rocchetto di Ruhmkorff e comunque, in genere, tali macchine a induzione erano collegate a un reostato per regolare l'intensità della corrente che percorreva gli avvolgimenti del circuito primario.