Lo strumento veniva utilizzato per determinare il peso specifico di una soluzione acquosa di acido più densa dell'acqua. Tra i vari modelli di areometri questo è a peso costante e volume (di liquido spostato) variabile con la densità del fluido oggetto di studio. Qui si è utilizzato del mercurio come zavorra (ampolla inferiore).
Il chimico francese Antoine Beaumé (1728-1804) ne ideò la gradazione nel 1768 (da cui il nome del dispositivo) indicando la temperatura dell'acqua pura (12,5 ºC) per il punto zero (in alto) e la composizione della soluzione usata per il secondo punto della scala, da dividere poi in un certo numero di parti uguali (qui la scala va da 0 a 70). Le indicazioni date sono empiriche e servono dei calcoli per ottenere il peso specifico.
Sebbene la procedura di ottenimento della scala negli areometri Beaumé avesse delle incertezze che rendevano difficile la fabbricazione di strumenti standard, questi dispositivi erano largamente impiegati per una verifica immediata della concentrazione di soluzioni d'interesse. Ad esempio, a detta dal Ganot (1861), la soluzione acquosa di acido solforico per una pila Bunsen era sufficientemente concentrata quando il pesa acido di Beaumé segnava 10 - 11.
Si aggiunge che, in assenza di un pesa acido, emerge per gli acidi delle pile (Ganot, 1861) anche un'altra tecnica definibile ad "assaggio eroico". Se una goccia di soluzione acida non poteva essere trattenuta sulla lingua, allora la sua concentrazione era corretta!