Informazioni generali - Classificazione
Informazioni generali
Criteri di classificazione degli strumenti
Per "azione" sulla natura

Le macchine di fisica possono essere anche suddivise in base a categorie più generali e valide per tutti quegli strumenti ideati e costruiti a partire dal '600 e grossomodo fino agli inizi del XX secolo.

Considerando per così dire l"azione" sulla natura operata da uno strumento in funzione, in via del tutto generale la classificazione può essere fatta secondo le due grandi categorie che seguono.

Strumenti passivi: essi operano senza interferire con la natura, cioè nel loro funzionamento non ne producono modifiche (chiaramente secondo la visione della fisica classica). Tipici strumenti passivi sono, per esempio, i telescopi, i canocchiali e i microscopi.

Strumenti attivi: sono quelle macchine capaci di produrre nuovi fenomeni o di modificare quelli naturali. Questi strumenti nacquero con la rivoluzione scientifica, per poi essere migliorati nelle parti costituenti e per efficienza. Classici esempi di strumenti attivi sono le pompe pneumatiche (modificano le condizioni fisiche dell'aria atmosferica) e i vai modelli di macchine elettriche (producono una più o meno consistente separazione delle cariche a partire dal naturale stato di neutralità).

Qui di seguito alcuni esempi di strumenti della collezione del Liceo Foscarini (ovvero di quello che viene chiamato vecchio gabinetto di fisica) organizzati secondo questo criterio. A lato la spiegazione del motivo di inserimento in una o nell'altra categoria.

Strumenti passiviStrumenti attivi
La lente non modifica lo stato fisico dell'oggetto osservato né la natura della luce (aberrazioni a parte). Un prima per dispersione modifica lo stato naturale della luce che vi incide sopra.
   
Lo specchio argentato non modifica lo stato fisico dell'oggetto osservato né la natura della luce. Una pila è in grado di produrre una separazione delle cariche rispetto dal naturale stato di neutralità.
   
Un modello schematico sui difetti della vista nell'occhio umano non produce modificazioni sulla natura. Con vari sistemi un polariscopio modifica lo stato naturale della luce rendendola appunto polarizzata.