onde - ottica
Debuscopio
SCHEDA TECNICA
INVENTARISTATO
Doboscopio
Doboscopio
Debuscopio
1818Nº //
1838Nº //
P.A.Nº //
1870480
1925a281
2016771
Completo
Integro
Funzionante D
Dimensioni
MATERIALI: latta, argento, cartone
BIBLIOGRAFIA & PRESTITI
DATABASE
Datazione: aprile 1881
"Debuscope brevetá S.G.D.G."
Nel Museo A. M. Traversi - Vetrina K
Descrizione          Funzionamento: spiegazione - verifica          Testi&Curiosità


Immagine, Malfi, © D 2016
 

Lo strumento era un oggetto ludico; è firmato "Debuscope breveté S.G.D.G.", da cui deriva il nome italianizzato. Si trattava di un modello particolare di caleidoscopio. Le istruzioni in francese scritte all'interno del coperchio della scatola che lo custodisce, insieme a una serie di cartoncini con immagini colorate e in bianco e nero, spiegavano come utilizzare il dispositivo, il cui funzionamento è basato sul fenomeno fisico delle immagini o riflessioni multiple prodotte da specchi piani orientati in modo opportuno.

Mettendo lo strumento con l'apertura triangolare sopra il disegno presente su uno dei cartoncini e con l'apertura ovale rivolta verso una sorgente di luce, si ottenevano più immagini della stessa porzione del disegno sottostante. Si generava così una figura altamente simmetrica (a 8 assi di simmetria) frutto delle riflessioni multiple sui due specchi. Facendo scivolare lo strumento, il motivo della figura variava in modo curioso e divertente.

Gli specchi piani formano tra loro un angolo acuto la cui ampiezza determina il numero delle riflessioni multiple e di conseguenza gli assi di simmetria della figura generata. Essi sono realizzati ricoprendo d'argento una lastra piana metallica piegata a "V" e dal vertice arrotondato.