elettromagnetismo - Elettrostatica
Apparato per la piroelettricità della tormalina
SCHEDA TECNICA
INVENTARISTATO
Apparato con pile zamboniane pelle elettricità polari dei cristalli
Vecchi apparati con pile secche
Vecchi apparati con pile secche
Apparato per la piroelettricità della tormalina
1818Nº //
1838603
P.A.Nº //
1870270b
1925a185
2016454
Incompleto
Danneggiato
Non funzionante
Dimensioni
MATERIALI: ottone, legno, vetro, mastice, lacca
BIBLIOGRAFIA & PRESTITI
DATABASE
Datazione: 1844 - 1845
Nel Museo A. M. Traversi - Vetrina P
Descrizione          Funzionamento: spiegazione - verifica          Testi&Curiosità


Immagine, Malfi, © D 2016
Fonti
 

Lo strumento fu usato dall'Abate Zantedeschi per studiare le leggi che governano lo sviluppo di cariche elettriche sui cristalli di tormalina. Il fenomeno che prevedeva la comparsa di cariche su corpi "poco conduttori" a opera del "calorico" veniva chiamato all'epoca "piro-elettricità".

Le due pile secche, montate a poli contrapposti, avevano il compito di attrarre o respingere elettrostaticamente le facce elettrizzate del cristallo di tormalina sospeso al filo si seta, mettendone quindi in evidenza lo stato di carica. Si notino i sottili dischi che costituiscono la pila secca o pila di Zamboni (Moto rotatorio di Zamboni).