+3 +2-3
Au(CN)3
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Il gruppo CN- è già stato trattato, quindi i n.o. dei suoi atomi non meritano ulteriori commenti. Poiché l'oro è un metallo di transizione c'è il problema di quale n.o. attribuirgli in questo composto. In questo caso, figurando l'Au come catione di un sale, è il pedice del gruppo cianuro che dice il numero di cariche positive portate dall'oro e di conseguenza il suo n.o. è +3. Qualora non si fosse notata la cosa, la regola generale può fornire il n.o. dell'oro chiaramente a patto di conoscere quelli di C e N del gruppo cianuro. Si ha 0 = x + 3(+2+(-3)) => x=+3.
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+1 +5-2
CuIO3
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In questo composto la regola dei pedici non è di alcuna utilità, poichè sia il catione che l'anione hanno pedice unitario. Il rame è un metallo di transizione con variazione di numero di ossidazione (può essere +1 o +2) cosicché se si sa il n.o. dello I si può risalire a quello del Cu e viceversa. Ma se non si conoscono entrambi? Il problema si risolve ricorrendo alle nozioni sugli acidi ternari. Lo iodio è un elemento dello stesso gruppo del cloro i cui vari acidi, appunto al pari di quelli del cloro, hanno tutti un solo atomo di idrogeno. Ne segue che l'anione IO3- ha una sola carica negativa. Con la formula generale si può ricavare allora il n.o. dello iodio: -1 = x + 3(-2) => x=+5 o in alternativa se si è imparato che in HClO3 il Cl ha n.o. +5 esso è anche il n.o. dello iodio in HIO3. Poiché l'anione del sale è portatore di una sola carica negativa e di atomi di Cu ce ne è uno soltanto, la sua carica positiva è necessariamente unitaria e quindi il n.o. del Cu è qui +1. Oppure, in alternativa, utilizzando la formula generale su tutto il composto, si ricava per altra via il n.o. del rame, ossia 0 = x + (+5) + 3(-2) => x=+1.
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+2 +4-2
Cr2(WO4)3
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In questo sale i pedici dicono "in croce" la carica portata dal catione e dall'anione. Se ne ricava con molta facilità che il cromo ha n.o. +3 e che l'anione è portatore di 2 cariche negative. Non resta che applicare la regola generale del calcolo del n.o. o sull'intera molecola o sul solo anione al fine di ottenere il n.o. del tungsteno (simbolo W). Nel primo caso si ha (il composto è neutro) 0 = 2(+3) + 3(x + 4(-2)) => x=+6. Impiegando invece il solo anione del sale (dotato di 2 cariche negative) il conto da fare è il seguente: -2 = x + 4(-2) => x=+6.
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+2 +5 -2
Mn3(AsO3)2
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L'arsenico è dello stesso gruppo del fosforo i cui acidi hanno 3 atomi di idrogeno per molecola. Se si è imparato dagli acidi che in H3PO3 il n.o. del fosoforo è +3, si ricava subito che pure il n.o. dell'As è +3. Dopodiché il n.o. del manganese può essere ricavato utilizzando la formula generale. Ma è anche vero che qui si può utilizzare la regola dei pedici, dalla quale si deduce che il n.o. del Mn è +2 e il numero di cariche negative dell'anione è pari a tre. Non resta quindi che utilizzare la regola generale per esempio sull'anione per ricavare il n.o. dell'arsenico.
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