strumenti particolari - diottre
Squadra di Francesco Manfredotti
SCHEDA TECNICA
INVENTARISTATO
Squadra di ottone di Francesco Manfredotti
Squadra di ottone di Francesco Manfredotti
Diottra
Diottra
Squadra di Francesco Manfredotti
18186
18385
P.A.Nº //
18701
1925a1
2016001
Incompleto
Danneggiato R
Funzionante P
Dimensioni
MATERIALI: ottone, legno, lacca
BIBLIOGRAFIA & PRESTITI
DATABASE
Datazione: Antecedente 1818 (XVIII sec.)
Costruttore: Francesco Manfredotti
"Francesco Manfredotti"
Nel Museo A. M. Traversi - Vetrina A
Descrizione          Funzionamento: spiegazione - verifica          Testi&Curiosità


Immagine, Malfi, © D 2016
Fonti
Alberti G. A. (1782) pag. 17, Tav. II, fig. 9
 

Lo strumento, firmato "Francesco Manfredotti", è frutto della fusione di tre diversi strumenti, il che lo rende un dispositivo multifunzionale di indubbia utilità oltre che di innegabile bellezza.

Si ha una scala dei gradi (il semicerchio d'ottone), un quadrato delle ombre (formato dagli elementi rettilinei in ottone fissati al semicerchio) e un compasso di proporzione a gambe piatte (i bracci in ottone, dei quali uno è libero di ruotare) con le tipiche tacche per eseguire rapidamente conti specifici. Da questo punto di vista si può paragonarlo, anche se impropriamente, a una moderna calcolatrice o al superato regolo degli ingegneri. Le misure sono in "piedi" e precisamente, come indicato sul retro, nel "Piede di Venetia" (0,348 m) e nel "Piede di Parigi" (0,3248394 m).

Usato in posizione orizzontale (Grafometro d'ottone di Rousselot), lo strumento era per di più adatto al livellamento dei terreni e dei canali e al rilevamento cartografico (l'ago della bussola è andato perduto), mentre in posizione verticale si potevano effettuare misurazione d'altezza e di distanza. A tale scopo si usavano gli elementi rettilinei d'ottone che costituiscono metà del cosiddetto "quadrato delle ombre", derivato dall'astrolabio. Infatti l'umbra recta ("ombra diritta") simula l'ombra gettata sul piano orizzontale da uno gnomone verticale quando il raggio del Sole è inclinato da 0º a 45º. L'umbra versa ("ombra volta") simula invece l'ombra gettata sul piano verticale da uno gnomone orizzontale quando il raggio del Sole è inclinato da 45º a 90º. Ad ogni valore dell'umbra recta corrisponde una valore dell'umbra versa. In questo caso si ha una doppia scala per ciascun lato; la prima, interna, da 0 a 12 (anche nota come scala dei bombardieri), la seconda, esterna, da 0 a 60, con sensibilità pari all'unità.

Grazie al quadrato delle ombre era possibile misurare l'altezza "h" di un oggetto nota che sia la sua distanza "d". Si immagini che, traguardando la cima dell'oggetto, il braccio cada in corrispondenza della tacca 9 del lato verticale ("ombra volta"). Allora l'altezza risultava 9/12 volte la distanza d. Qualora il braccio cadesse in corrispondenza del lato orizzontale ("ombra diritta"), per esempio in corrispondenza della tacca 3, allora l'altezza risultava 12/3 volte la distanza d.

Per quanto riguarda invece il procedimento di determinazione della distanza d nota l'altezza h dell'oggetto si immagini ad esempio che il braccio mobile cada in corrispondenza della tacca 6 del lato orizzontale ("ombra diritta"). Allora la distanza è 12/6 l'altezza h oppure essa è x/12 di h se con x si indica la tacca sul lato verticale ("ombra volta") del quadrato delle ombre.