ottica - Apparecchi di Melloni
Apparato di Melloni
SCHEDA TECNICA
INVENTARISTATO
Apparato di Melloni completo
Apparato di Melloni completo
Apparato di Melloni
1818Nº //
1838Nº //
P.A.Nº //
1870469
1925a276
2016768
Completo
Integro
Funzionamento NV
Dimensioni
MATERIALI: ottone, legno, vetro, lacca
BIBLIOGRAFIA & PRESTITI
DATABASE
Datazione: maggio 1880
Nel Museo A. M. Traversi - Vetrina L
Descrizione          Funzionamento: spiegazione - verifica          Testi&Curiosità


Immagine, Malfi, © D 2016
Fonti
 

Si trattava di uno strumento ideato e implementato dal fisico italiano Macedonio Melloni (1798-1854) per lo studio della radiazione infrarossa o radiazione termica. In alcuni esemplari si arrivava a un corredo di addirittura 50 pezzi.

Melloni si occupò di questa materia prima in collaborazione con Leopoldo Nobili (1784-1835) e poi da solo negli anni Trenta dell'800, diventandone un vero pioniere. Grazie alle sue numerose esperienze egli riuscì a dimostrare la completa analogia tra luce e calore raggiante (riflessione, rifrazione, dispersione, ecc.) e soprattutto a fare chiarezza tra le numerose idee nate nei primi decenni del XIX secolo per interpretare alcuni analogie tra luce e "calorico raggiante" già osservate prima delle sperimentazioni condotte da questo scienziato.

Il dispositivo esposto, notevole per l'estetica oltre che per l'importanza scientifica, è formato da tanti componenti ciascuno con una particolare funzione. Al cono in ottone, il cosiddetto termomoltiplicatore (una termopila costituita da un certo numero di termocoppie, invenzione nel 1829 di Leopoldo Nobili), andava accoppiato un galvanometro astatico (Galvanometro astatico di Nobili) per misurare indirettamente l'entità dell'irraggiamento termico che colpiva il rilevatore attraverso la misurazione dell'intensità della corrente prodotta. La sorgente di radiazione infrarossa era, ad esempio, ma non solo, il cubo d'ottone, detto cubo di Leslie (al cui interno si faceva bollire dell'acqua), posto sopra il componente cilindrico a pareti annerite. Quest'ultimo oggetto ospitava all'interno una lampada ad alcol.