ottica - camere ottiche
Camera chiara di Amici
SCHEDA TECNICA
INVENTARISTATO
Cassetta contenete due camere lucide di Amici
Camera chiara di Amici
Camera oscura
Camera chiara di Amici
1818Nº //
1838720
P.A.Nº //
1870187
1925a130
2016730
Incompleto
Integro
Non funzionante
Dimensioni
MATERIALI: ferro, vetro, lacca
BIBLIOGRAFIA & PRESTITI
DATABASE
Datazione: 1848 - 1849
Nel Museo A. M. Traversi - Vetrina I
Descrizione          Funzionamento: spiegazione - verifica          Testi&Curiosità


Immagine, Malfi, © D 2016
Fonti
Daguin P. A. (1863) pag. 668, fig. 706
Ganot A. (1861) pag. 354, fig. 333
Gelcich G. (1895) pag. 401, fig. 154
Giordano G. (1862) Vol. 2, pag. 295, fig. 265
Milani G. (1869) Vol. 7, pag. 223, fig. 119
 

Lo strumento veniva impiegato con la stessa finalità della Camera lucida di Wollaston, anche se ne rappresenta un perfezionamento. Infatti lo strumento di Amici rispetto a quello di Wollaston permetteva all'occhio del disegnatore maggiori movimenti senza che cessassero di essere visibili l'immagine e la punta della matita.

Il prisma rettangolo veniva orientato come si vede. Manca a completare lo strumento una lastra di vetro rettangolare inclinata in modo da essere perpendicolare alla faccia dalla quale escono i raggi dal prisma. Tali raggi luminosi, riflettendosi sulla lastra di vetro, producevano un'immagine dell'oggetto sul foglio da disegno, cosicché era possibile segnarne con molta precisione i contorni con una matita.