onde - ottica
Tavola con spettro solare
SCHEDA TECNICA
INVENTARISTATO
Tavola rappresentante lo spettro solare
Due quadri con disegni di spettri a strie nere e lucide
Due quadri con disegni di spettri a strie nere e lucide
Tavola con spettro solare
1818Nº //
1838Nº //
P.A.81
1870212
1925a153
2016753
Completo
Danneggiato
Funzionante D
Dimensioni
MATERIALI: legno, carta, vetro
BIBLIOGRAFIA & PRESTITI
DATABASE
Datazione: 1861 - 1862
Nel Museo A. M. Traversi - In sala
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Immagine, Malfi, © D 2016
Fonti
 

Questo quadro contiene il disegno (firmato dallo stampatore) dello spettro di assorbimento solare. Si tratta di un disegno piuttosto costoso da realizzare, ma soprattutto di un oggetto strettamente collegato con lo Spettroscopio di Bunsen. In questi anni nasceva un nuovo ramo della fisica: la spettroscopia.

Questa tavola, che a partire dagli anni '60 del XIX secolo cominciò ad apparire nei laboratori e nei trattati dell'epoca, è il risultato di una serie di studi sulla luce iniziati nel 1666 da Isaac Newton (il quale produsse lo spettro della luce grazie al fenomeno della dispersione operata da un prisma) e poi approfonditi da William Wollaston (1766-1828) e nel 1814 da Joseph von Fraunhofer (1787-1826) in relazione all'osservazione e catalogazione delle misteriose righe nere che caratterizzavano lo spettro solare. La nascita della spettroscopia, ovvero di quel ramo della fisica che studia gli spettri di emissiione e di assobimento delle sostanze, nascerà proprio nel tentativo di spiegare queste strane righe scure e di individuarle negli spettri di altre sostanze grazie agli studi pionieristici, iniziati nel 1859, dal chimico Robert von Bunsen (1811-1899) e dal fisico Gustav Kirchhoff (1824-1887).

L'ottenimento dello spettro di assorbimento solare è cosa abbastanza semplice da realizzare (Prima di Burlini), mentre più complesso è ottenere una sua immagine di buona qualità in cui siano visibili le righe di assorbimento (Prisma a lenti per le strie). Il disegno riporta la tecnica utilizzata per ottenere lo spettro solare e poterne individuare le caratteristiche righe di assorbimento e riprodurlo fedelmente in un disegno colorato; si tratta del fenomeno della diffrazione della luce.

Si precisa che la curva sopra lo spettro di assorbimento, il cui picco nel disegno cade in corrispondenza del colore giallo, indica l'andamento dell'intensità della radiazione in funzione del colore (lunghezza d'onda).