La camera oscura era un dispositivo ottico per la riproduzione grafica con discreta precisione e opportuno rimpicciolimento di un paesaggio, di un monumento o di qualunque altro oggetto. Di strumenti con la stessa funzione ne sono stati inventati di diversi tipi (Camera lucida di Wollaston e Camera chiara di Amici).
Il disegnatore posizionava gli occhi sul visore (apertura grosso modo rettangolare), mentre introduceva la mano con la matita nella camera oscura attraverso l'apertura circolare. L'immagine dell'oggetto veniva proiettata da uno specchio orientabile a piacere (è ospitato all'interno) sul fondo della camera dove si collocava la carta. A questo punto non si doveva far altro che seguire i contorni con la matita.