ottica - camere ottiche
Camera oscura in palissandro
SCHEDA TECNICA
INVENTARISTATO
Grande camera oscura in palissandro
Grande camera oscura in palissandro
Camera oscura in palissandro
1818Nº //
1838Nº //
P.A.Nº //
1870213
1925a154
2016754
Incompleto
Danneggiato
Funzionamento NV
Dimensioni
MATERIALI: ottone, legno, vetro, panno
BIBLIOGRAFIA & PRESTITI
DATABASE
Datazione: 1868 - 1874
Nel Museo A. M. Traversi - In sala
Descrizione          Funzionamento: spiegazione - verifica          Testi&Curiosità


Immagine, Malfi, © D 2016
Fonti
Despretz C. (1832) pag. 678, Tav. 14, fig. 419
Felice M. (1887/90) Vol. 3, pag. 289, fig. 158
 

La camera oscura era un dispositivo ottico per la riproduzione grafica con discreta precisione e opportuno rimpicciolimento di un paesaggio, di un monumento o di qualunque altro oggetto. Di strumenti con la stessa funzione ne sono stati inventati di diversi tipi (Camera lucida di Wollaston e Camera chiara di Amici).

Il disegnatore posizionava gli occhi sul visore (apertura grosso modo rettangolare), mentre introduceva la mano con la matita nella camera oscura attraverso l'apertura circolare. L'immagine dell'oggetto veniva proiettata da uno specchio orientabile a piacere (è ospitato all'interno) sul fondo della camera dove si collocava la carta. A questo punto non si doveva far altro che seguire i contorni con la matita.