TA KIMIKA | |
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Approfondimenti | Introduzione al metodo di risoluzione degli esercizi | Pagina - Successiva |
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"Un campione di 0,525 g di carbonato di potassio impuro richiede 32,4 ml di una soluzione di acido cloridrico 0,150M per reagire completamente secondo la reazione acido cloridrico + carbonato di potassio → cloruro di potassio + anidride carbonica + acqua. Quanti grammi di carbonato di potassio puro sono presenti nel campione sapendo che l'impurezza non reagisce con l'acido?"
La chimica è una scienza applicata e quindi non deve stupire se, accanto alla teoria, per impararla sia richiesta la soluzione di esercizi. Diciamolo con onestà, molti studenti hanno non poche difficoltà (e non solo in chimica) nel trovare il bandolo della matassa, ossia la strada risolutiva, tra le varie informazioni che si ricavano dal testo di un problema che non sia veramente banale, (cioè non di immediata soluzione), come quello proposto qui sopra, che non è certo difficilissimo, anzi... Da che parte iniziare? Cosa calcolare per primo? Cosa mi manca, cosa mi serve e soprattutto quando mi serve?
Inutile mettersi freneticamente all'opera pigiando i tasti della calcolatrice, poiché senza sapere la via il fallimento è molto probabile! E già che ci siamo, la calcolatrice è un validissimo aiuto per eseguire i calcoli, ma non dà alcuna informazione se le operazioni che le si fanno fare hanno senso oppure no. Parafrasando un colorito motto che circola in ambiente informatico, “cattivi dati in ingresso, cattivi dati in uscita”. Nessuna colpa può essere data a una calcolatrice, ma solo a chi vi inserisce i dati; è bene tenerlo presente fin da subito!
Trovare la via risolutiva sulla base di un ragionamento significa sapare per esempio che prima si deve calcolare questa quantità, poi nota questa usarla per calcolarne una seconda, che mi servirà per ricavarne una terza che infine utilizzerò per ottenere il valore richiesto. In altre parole un esercizio complesso si risolve in un certo numero di passaggi semplici organizzati in sequenza.
Da quanto detto emerge che:
1) bisogna essere in grado di riconoscere i passaggi semplici e di saperli risolvere con sicurezza;
2) è necessario formare con l'esercizio la capacità di collegare tra loro i passaggi semplici individuati in un problema complesso al fine di risolverlo.
La trattazione teorica di entrambi questi aspetti è lo scopo che ci si prefigge in queste pagine. Un apposito approfondimento è invece dedicato alla messa in pratica di quanto qui sviluppato.